RICOMINCIO DA QUATTRO

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RICOMINCIO DA QUATTRO

di Francesco Colamonico

Welcome Springcena a 4 mani

Come in una delle trame dei migliori romanzi gialli, dove l’assassino torna sempre sul luogo del delitto, così Bartlomiej Pazderski,  è tornato a incantare il palato degli ospiti del Tarì Art Restaurant di Amalfi,  con un appuntamento dedicato alla stagione appena sbocciata: ”Welcome Spring”, una cena evento realizzata a 4 mani per celebrare la magia della primavera.

Giusy Di Castiglia e Valentino Lucibello

L’affascinante scenario del Tarì, location dalle bianche pareti, spesse arcate e soffitto con volta a botte,  dettami di una bellezza antica e suggestiva, ha sublimato l’evento con la sua atmosfera avvolgente e familiare.

Bartlomiej Pazderski, Valentino Lucibello excutive chef e Emanuele Maccioni, chef de rang, che già qualche settimana fa ci hanno deliziato con un menù figlio della tradizione, questa volta, hanno superato se stessi, proponendo un menù marino ispirato alla  primavera.

Bartlomiej Pazderski e suo fratello – foto Anna Vilardi

Ad accompagnare lo Chef Resident Valentino Lucibello, ospite d’eccezione, è la Lady Chef Giusy Di Castiglia.

Dall’incontro tra l’originale cucina dell’executive chef Valentino Lucibello, che valorizza i classici dei piatti marinari, lasciandosi accarezzare dalle influenze mediterranee e quella della valente e dinamica chef partenopea, è nata una sinergia di colori, profumi e sapori unici.

La cucina della chef Giusy Di Castiglia, giovane, ma con tanta esperienza maturata sul campo, è una cucina introspettiva, fatta di pensieri ed emozioni, quelle che si provano quando si è bambini, una rievocazione dei ricordi d’infanzia.

Valentino Lucibello e Giusy di Castiglia – foto Anna Vilardi

L’intento primario della Chef è quello di conservare integre quelle che sono le autentiche proprietà degli alimenti accuratamente selezionati, non ama le trasformazioni eccessive e lascia le sue creazioni più naturali e libere possibile. Il suo è un lavoro ricercato e allo stesso tempo, eseguito con estrema spontaneità, in cui si percepisce l’amore per l’arte, le forme e i colori.

 Giusy non è solo una chef d’eccezione, è anche abile pasticciera, la sua realizzazione della sfogliatella “scomposta” che prende il suo nome, è stata una piacevole scoperta e uno speciale epilogo della serata.

Candela spezzata a mano, vellutata di broccolo alla colatura e spuma di caciocavallo allo Sfusato Amalfitano – foto Anna Vilardi

Il menù di “Welcome Spring- cena a quattro mani” proposto da Bartlomiej Pazderski e realizzato da Giusy e Valentino prevedeva:

  •  Calamaretto alla griglia ripieno di melanzane e peperoni arrostiti, salsa salmoriglio e mandorle limonate.
  •  Candela spezzata a mano, vellutata di broccolo alla colatura e spuma di caciocavallo allo Sfusato Amalfitano.
  • Voulevant di pesce bandiera al forno, friggitelli pepe e grana chantilly salata piccante.
  • Madeleine al Grand Marnier, Scorzetta d’arancia candita e morbido fondente.
  • Sfogliatella di Castiglia.

Le pietanze così realizzate, sono state accompagnate da vini selezionati, come sempre,  da  Bartlomiej il quale, per l’occasione, ha scelto come partner Cantine San Marzano. L’azienda,  nata nel 1962, grazie all’unione di 19 vignaioli, prende il nome da un piccolo paese in provincia di Taranto, centro della DOP Primitivo di Manduria, una striscia di terra tra i mari che bagnano la Puglia. Oggi l’azienda vanta 120 ettari di terreno dominati da una masseria del XVI secolo, che si intravede passeggiando tra gli interminabili filari di vite.

Voulevant di pesce bandiera al forno, friggitelli pepe e grana chantilly salata piccante – foto Anna Vilardi

 La prima portata è stata accompagnata da: “EDDA” Bianco Salento IGP 2020 prevalentemente Chardonnay con altri vitigni autoctoni a bacca bianca con affinamento sui lieviti in barrique di rovere francese. Colore giallo paglierino con riflessi tendenti al dorato; un bouquet con suadenti sentori floreali, di pesca e delicata vaniglia.

Il piatto principale è stato abbinato al “TRAMARI Rosè” – Primitivo Salerno IGP 2020 Primitivo con affinamento in acciaio. Colore rosa tenue; profumo intenso e persistente di macchia mediterranea, con sentori di ciliegia e lampone.

EDDA” Bianco Salento IGP 2020

Per la seconda specialità è stato servito il “TALO’ “– Primitivo di Manduria DOP 2020 Primitivo con affinamento in barrique di rovere francese ed americano per 6 mesi. Colore rosso rubino arricchito da riflessi violacei, profumo opulento che rimanda alle ciliegie mature e alla prugna con gradevoli note di cacao e vaniglia.

Infine, per degustare appieno i dolci proposti, Bartolomiej e le cantine San Marzano hanno accostato un passito: “11 FILARI” – Primitivo di Manduria DOCG Dolce Naturale Affinamento In barrique di rovere francese e americano per 12 mesi. Colore rosso rubino intenso con sfumature granate; profumo persistente e complesso, con sentori di frutti surmaturi che ricordano la confettura di ciliegie e i fichi secchi; leggere note speziate. Il corpo avvolge piacevolmente il palato con sensazioni mielate mitigate da una giusta acidità.

Momenti simpatici della serata

Welcome Spring – Cena a quattro mani – si è svolta all’insegna del divertimento e della briosità, il locale si è trasformato in un piccolo universo in bottiglia in cui la primavera è sbocciata in anticipo, nonostante la serata piovosa. Ad accompagnare la realizzazione e la preparazione dei piatti, l’attenta difesa delle eccellenze territoriali, la premura per i dettagli non meno importante, la complicità che ha sempre regnato sovrana in cucina, consentendo così il manifestarsi di uno spirito goliardico che ha ricostituito la primavera nei piatti e nell’ambiente.

Preparazione dellla “Sfogliatella di Castiglia”

 L’atmosfera creata dai due Chef è stata a tutti gli effetti quella di una lunga attesa, infine  soddisfatta dall’esplodere di tutti i colori e sapori di questa sospirata stagione. Vivacità ed estro hanno valorizzato da un lato, i classici dei piatti marinari pregni di spirito mediterraneo influenzati da secoli di storia e dall’altro, il meglio della cucina partenopea, che in continua evoluzione, rende emozionale ogni piatto con i suoi sapori temperati da percezioni crescenti armoniosi in senso verticale.

Infine, un plauso va alla presentazione dei piatti che nella loro apparente essenzialità ha rivelato un accurato studio cromatico che ha stregato vista e  palato.

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