RODOLFO SORBILLO RICEVE L’ARCIMBOLDO D’ORO
L’Arcimboldo d’Oro ha premiato il settore Pizzeria, presso il Teatro MAV Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, baluardo di cultura e di dialogo ai piedi del Vesuvio.
I pizzaioli selezionati, dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione, sono stati premiati per i seguenti requisiti :
“Mera espressione dell’arte bianca, tramandano un mestiere antico con il saggio utilizzo di tecniche ed estro personale, trasmettono tradizione e al tempo stesso innovazione , con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo, magazine del settore enogastronomico www.larcimboldo.it impegnato nel narrare e trasmettere al lettore il racconto di professionisti, aziende e prodotti d’eccellenza, fonti di cultura e d’identità del vasto patrimonio enogastronomico italiano, ha spento le prime dieci candeline e il suo simbolo, il simpatico omino Artista del gusto, logo che marca le edizioni di TuffOlio www.larcimboldo.it/category/tuffolio e del Festival Artisti del gusto www.larcimboldo.it/category/festival-artistidel-gusto, ovvero gli eventi ideati e organizzati dal team di Angela Merolla, da quest’anno è diventato d’oro “L’Arcimboldo d’Oro”.
La statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com, vuole essere un vero e proprio riconoscimento rilasciato unicamente ad una rosa di eccellenti professionisti del settore enogastronomico.

Rodolfo Sorbillo, nella pizzeria dello zio Gigi a Mergellina “La Maga Circe” inizia a scoprire questo mestiere che da generazioni si trasmette di padre in figlio nella famiglia Sorbillo.
Si impegna nel formarsi professionalmente nel 2013 a Salerno inaugura la sua pizzeria napoletana “Via Tribunali” rappresentando il primo Sorbillo della quarta generazione.

Forte della lunga storia della sua famiglia nel mondo della pizza, Rodolfo Sorbillo continua a seminare consensi e a portare a spasso la sua personale interpretazione di quello che, a tutti gli effetti, è il cibo italiano più famoso e diffuso al mondo.

La sua è una pizza tradizionale, basata sugli insegnamenti dei prozii Patrizio e Umberto che gli sono stati impartiti nella sede storica dei suoi nonni in Via dei Tribunali a Napoli.
Abbandonata la farina di tipo 00, l’innovazione bussa alla porta di Rodolfo, che per le sue pizze utilizza solo farina di tipo 1 rigorosamente biologica e ad una lievitazione con una parte di lievito madre. 24 le ore di lievitazione che conferiscono digeribilità e leggerezza.

“Resto ancorato alla tradizione di famiglia, seppure scelgo farine biologiche e prodotti a denominazione e Presidio Slow Food. Quello che mi è stato tramandato per me è prezioso e lo rinnovo tutti i giorni lavorando con passione alle mie pizze.