Caseificio Giuliano – Giuliano e le sue bufale
di Angela Merolla
Questo non è il solito articolo che va a raccontare di un’azienda e dei suoi prodotti, ma vuole principalmente essere la voce di Antonio Giuliano e dei suoi tre figli che a Eboli SA, conducono un allevamento di 400 bufale e 50 vacche, con annesso caseificio e punto vendita di formaggi e carni.

Un’azienda a conduzione familiare dove ognuno ha il suo ruolo, un figlio veterinario, l’altro allevatore e il terzo casaro, mentre mamma Teresa è al punto vendita e papà Antonio si occupa del commerciale, fatiche giornaliere che iniziano prima che nasce il sole e finiscono solo a sera.

Antonio Giuliano negli ultimi anni con l’incalzare delle problematiche economiche italiane e le sempre più pressanti tasse ha grosse difficoltà nel portare avanti l’azienda. Le spese di conduzione e produzione sono ingenti e la vendita dei prodotti caseari ha subito un rallentamento, è questa però un’azienda che rappresenta un capitale reale, ma ciò nonostante, alla richiesta di poche migliaia di euro le banche non danno ascolto, sono completamente sorde all’aiuto chiesto dalla famiglia Giuliano, in un periodo dove basterebbe poco per riavviare l’attività, senza far precipitare in profonde difficoltà di gestione.

Il “Caseificio Giuliano” nacque nel 1925, da allora di padre in figlio si tramanda la passione di allevare bufale di Razza Mediterranea e trasformare il loro latte in gustosi formaggi, producendo giornalmente apprezzate mozzarelle di bufala, ricotte, formaggi freschi e stagionati come il “Gran Giuliano” un grana da latte di bufala, la loro attività si completa con la vendita di carni bufaline dalle ottime proprietà nutritive e organolettiche.

Un impegno costante che ha preservato negli anni questi prodotti genuini e di alta qualità, appartenenti alla tradizione locale e schiettamente campana. Restare indifferenti alla richiesta d’aiuto, vuol dire lasciare sfibrare il tessuto economico italiano, ogni più piccola azienda con i suoi prodotti, soprattutto se eccellenti e tipicamente artigianali, sono un patrimonio da salvaguardare.