Carmine De Michele – Austria

L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.

” L’Arcimboldo d’Oro ”  ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico:
“Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le loro opere.

Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del gusto sono entrati a far parte della guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione da uno a tre pennelli d’Oro.

Carmine De Michele è entrato a far parte della Guida 2024 de L’Arcimboldo con l’assegnazione di 3 Pennelli d’Oro categoria Arista tradizionale.

Carmine ci racconta di sé – “Sono nato e cresciuto a Napoli, all’età di 13 anni con la mia famiglia ci siamo trasferiti in Toscana, nel Valdarno ed è proprio qui che ho sentito la forte mancanza della pizza napoletana.

Ben presto ho imparato i segreti per realizzare la vera pizza tradizionale napoletana, un progetto che partito per la pura passione per gli impasti, si è arricchito negli anni, permettendomi di sfornare una pizza che porta i sapori della bella Napoli.

La vera pizza è quella che parla della storia, della cultura e del territorio da cui proviene e così ho deciso di portarla all’estero. All’età di 19 anni mi sono trasferito a Vienna per fare carriera, con grandi obiettivi, che sono riuscito a realizzare con costanza e dedizione al mestiere di pizzaiolo.

Nel 2012 in Austria, ho aperto con la mia compagna e futura moglie, il nostro primo ristorante con soli 25 posti a sedere, nel 2015 abbiamo inaugurato un altro ristorante più grande, con 70 posti a sedere, in un paesino chiamato “Vöcklabruck”.

Ad oggi, precisamente nel 2023 abbiamo ampliato il ristorante arrivando a 120 posti a sedere ed abbiamo scelto l’ecosostenibilità, con arredi fatti di materiali naturali, ecologici e riciclati, come i tavoli creati con bicchieri di yogurt pressati, i lampadari sono di cartone pressato, forno elettrico di cui l’80% va ad energia solare e tanti altri piccoli dettagli non da meno l’olio che usiamo per friggere viene riciclato in sapone che riusiamo per il ristorante.

Nel lavoro come nella vita, passione, sacrificio e determinazione, sono indispensabili. Ogni pizza è frutto delle mani sapienti del pizzaiolo, della sua abilità tecnica e della capacità di scegliere e accostare gli ingredienti migliori.

Per me importante è il dosaggio delle materie prime, la ricerca e la sperimentazione di nuovi ingredienti, tantissimi prodotti regionali e km 0, come carne delle fattorie della zona, uova latte alcune verdure e bevande della zona biologiche, anche se non sono tutti prodotti campani, ma anche l’attenzione all’estetica, sono tutti elementi che fanno della preparazione della pizza una vera e propria arte. Il mondo pizza richiede continui aggiornamenti, passione e dedizione, oltretutto si arricchisce la tradizione con l’apporto di stimoli innovativi.

Il mio motto è: “Sono quello in cui credo”

Oggi mi trovo in Austria, con moglie, tre bambini e ben 4 i ristoranti di proprietà; negli ultimi anni ho partecipato a vari campionati dove ho portato sempre qualche premio a casa, come nell’ ultimo Campionato Mondiale Pizza Doc dove sono stato premiato come miglior pizzaiolo italiano nel mondo.

Un saluto dall’Austria, via aspetto a “Vöcklabruck”, nel nostro paesino incastonato fra laghi e monti.”

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