Girolamo De Francesco – Veneto

L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.

” L’Arcimboldo d’Oro ”  ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico:“Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le proprie opere.

Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del gusto sono entrati a far parte della guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione da uno a tre pennelli d’Oro.

Girolamo De Francesco è entrato nella Guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione di 2 Pennelli d’Oro nella categoria Artista Contemporaneo.

Girolamo ci racconta di sé: – “Il mio percorso lavorativo è iniziato nel 1999 all’età di 10 anni, in una pizzeria d’asporto di nome Regina Margherita nel mio paese natale Santa Maria a Vico in provincia di Caserta, da qui è partita la mia gavetta.

Negli anni a seguire ho lavorato in tanti altri ristoranti e pizzerie sempre nella mia zona, fino a quando ho conosciuto un pizzaiolo di nome Bartolomeo che ha cambiato la mia visione di pizza.

Un pizzaiolo che già 20 anni fa lavorava con un impasto morbidissimo che si stendeva con un semplice tocco e non come ero abituato io a schiaffeggiarlo.

Negli anni a seguire ho perseguito il mio obbiettivo, ovvero di lavorare con impasti abbastanza idratati che con un semplice tocco si stendono.

La mia pizza la definisco una Napoletana 3.0, perché ogni giorno da me viene lavorata e preparata con tecniche nuove, senza mai dimenticare le sue origini e i sapori di una volta, inserendo al suo interno lievito madre e farina integrale.

La mia crescita professionale è iniziata tredici anni fa da Fratelli la Bufala a Mestre, dove lavoro tutt’ora e dove mi sento a casa.

Ancora oggi sperimento e provo nuovi metodi, nuove miscele di farine per ottenere sempre un prodotto pizza eccellente.

Da quasi due anni collaboro e sono un Maestro pizzaiolo per l’associazione PizzaItalianAccademy, con il quale insegno a ragazzi che vogliono imparare e saperne di più del mondo della Pizza.

Tra i miei progetti futuri, c’è quello di lavorare sempre a testa bassa, di poter tramettere la mia filosofia di pizza e di diventare un mentore per tanti pizzaioli”.

Il mio motto professionale è: l’unico limite è la tua immaginazione.

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