L’Arcimboldo è altresì una statuina dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte, esperto in lighting e look dev www.frankwy.com, che premia in Italia e all’estero gli Artisti del Gusto: custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi le tendenze, con unicità e capacità emozionale.
Con il riconoscimento de L’Arcimboldo vi è l’attribuzione da uno a tre pennelli, espressione della creatività di ogni artista.
Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del Gusto sono entrati a far parte della Guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione dei pennelli.
Sebastien Gaudard è presente nella Guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione di 3 Pennelli nella categoria Artista Espressionista.
Alcune passioni sono scritte fin dalla nascita. La passione per i dolci di Sébastien Gaudard nasceva dal profumo dei pancake, che a gennaio saturava l’aria della panetteria di famiglia. Al di là della leggenda, resta la figura di un padre pasticcere e di un’infanzia in cui imparare sembrava un gioco.
Sebastien Gaudan, gelataio, cioccolatiere e pasticcere; gli aprirono le porte dell’Hôtel Matignon all’età di 22 anni, dove durante il servizio militare addolcì i pasti ministeriali. Da quel momento in poi non avrebbe più lasciato Parigi.
Nel 1993 entra a far parte di Fauchon. Impiegato, assistente e poi secondo di Pierre Hermé per tre anni, gli succedette a soli 26 anni. Per otto anni, in Place de la Madeleine, il giovane pasticciere ha approfittato della meravigliosa “drogheria del mondo” messa a sua disposizione per scrivere delle belle pagine su questa grande casa. La crostata Darjeeling è una delle sue creazioni divenuta un classico, accanto alla quale è stato uno dei primi a rivisitare specialità tradizionali come gli éclair (al cioccolato di castagne, al tè, ecc.), i religieuses e i Saint-Honoré.
Dal maggio 2003, Sébastien Gaudard inizia una nuova avventura e crea Délicabar con il designer Claudio Collucci al Bon Marché di Parigi, dove si guadagna rapidamente il soprannome di “piccolo principe” della pasticceria.
Un invito a rompere gli schemi e a rivoluzionare il savoir-faire pasticcere, che lo porta a orchestrare un dialogo unico tra dolce e salato. La stessa pasta sfoglia croccante è servita per un millefoglie di mele caramellate e una “Finefeuille” con verdure candite e caviale di melanzane; lo zabaione è proposto con zucchine e agrumi sfumati di spezie; il cioccolato, disponibile in barrette, bevande e dolciumi, sostiene anche l’azienda del foie gras; e le “bollicine”, una crema vaporosa racchiusa in una conchiglia a forma di goccia di felicità, sono irresistibili tanto con la carota quanto con il mango… Tante esperienze gastronomiche raccontate nel libro “Agitateur de goût” pubblicato poco prima che Sébastien Gaudard decidesse di voltare pagina sul Délicabar, che chiudeva i battenti nel 2009.
Attualmente le proposte di Sébastien Gaudard si possono degustare presso tre location parigine:
Le Grand Café, nel cuore di Patigi, è molto più di una semplice pasticceria, offre infatti un’esperienza culinaria completa con una ricca colazione e un abbondante pranzo.
La Pasticceria Dei Martiri nell’elegante e vivace 9° arrondissement di Parigi, dove Sébastien Gaudard esprime la sua ricerca dell’essenziale e il suo sincero desiderio di tornare ai fondamenti della pasticceria. Un luogo che rende il passato magnificamente presente, rendendo protagonista un catalogo di prelibatezze, capaci di accompagnare i sensi in un viaggio emozionante e introspettivo nell’immenso edificio della memoria.
La Pâtisserie des Tuileries, sala da tè dove la fantasia dei secoli passati incontra il relax del presente, dove l’eccellenza del servizio e delle pietanze incontra la semplicità del gesto giusto.
Ispirato alla Pâtisserie des Martyrs e incastonato al primo piano, questo luogo ovattato, con l’eclettismo del secolo scorso, si presta al lasciar andare le emozioni, al capriccio della memoria e alle riscoperte, tra confidenze e conversazioni animate.
Sebastien Gaudard
L’Arcimboldo online magazine, takes its name from the 16th century painter Giuseppe Arcimboldo because the artist created the famous “Composite Testes”, or paintings that, from the set of fruit and vegetables, fish and kitchen products represented on canvas, revealed a bizarre, fantastic and at times mysterious human figure.
L’Arcimboldo is also a statuette with a modern and stylised shape, created by the 3D Artist Francesco Conte, expert in lighting and look dev www.frankwy.com, who rewards the Artists of Taste in Italy and abroad: custodians and ambassadors of ancient arts, capable of telling the story, communicating the culture of their territory, looking to the future and keeping up with the times and trends, with uniqueness and emotional capacity.
With the recognition of L’Arcimboldo there is the attribution of one to three brushes, an expression of the creativity of each artist.
After a series of evaluations by professionals in the communication and gastronomic fields, deserving Artists of Taste have become part of the L’Arcimboldo Guide with the assignment of brushes.
Gaudard is present in the L’Arcimboldo Guide with the assignment of 3 Brushes in the Expressionist Artist category.
Some passions are written from birth. Sébastien Gaudard’s passion for sweets was born from the smell of pancakes, which in January saturated the air of the family bakery. Beyond the legend, the figure of a father who was a pastry chef and a childhood in which learning seemed like a game remains.
Sebastien Gaudard, ice cream maker, chocolatier and pastry chef; the doors of the Hôtel Matignon opened to him at the age of 22, where during his military service he sweetened ministerial meals. From that moment on he would never leave Paris.
In 1993, he joined Fauchon. Employee, assistant and then second to Pierre Hermé for three years, he succeeded him at the age of just 26. For eight years, on the Place de la Madeleine, the young pastry chef took advantage of the wonderful “grocery store of the world” placed at his disposal to write beautiful pages about this great house. The Darjeeling tart is one of his creations that has become a classic, alongside which he was one of the first to revisit traditional specialties such as éclairs (with chestnut chocolate, tea, etc.), religieuses and Saint-Honoré.
In May 2003, Sébastien Gaudard embarked on a new adventure and created Délicabar with designer Claudio Collucci at the Bon Marché in Paris, where he quickly earned the nickname of the “little prince” of pastry making.
An invitation to break the mold and revolutionize pastry-making savoir-faire, which led him to orchestrate a unique dialogue between sweet and savory. The same crispy puff pastry is served for a millefeuille of caramelized apples and a “Finefeuille” with candied vegetables and eggplant caviar; the zabaglione is proposed with courgettes and citrus fruits tinged with spices; the chocolate, available in bars, drinks and sweets, also supports the foie gras company; and the “bubbles”, a vaporous cream enclosed in a shell shaped like a drop of happiness, are irresistible with both carrot and mango… Many gastronomic experiences recounted in the book “Agitateur de goût” published shortly before Sébastien Gaudard decided to turn the page on Délicabar, which closed its doors in 2009.
Currently, Sébastien Gaudard’s proposals can be tasted at three Parisian locations:
Le Grand Café, in the heart of Patigi, is much more than a simple pastry shop, in fact it offers a complete culinary experience with a rich breakfast and a hearty lunch.
Pasticceria Dei Martiri in the elegant and lively 9th arrondissement of Paris, where Sébastien Gaudard expresses his search for the essential and his sincere desire to return to the foundations of pastry making. A place that makes the past magnificently present, making a catalogue of delicacies the protagonist, capable of accompanying the senses on an emotional and introspective journey in the immense building of memory.
La Pâtisserie des Tuileries, a tea room where the imagination of past centuries meets the relaxation of the present, where the excellence of service and dishes meets the simplicity of the right gesture.
Inspired by the Pâtisserie des Martyrs and nestled on the first floor, this muffled place, with the eclecticism of the last century, lends itself to letting go of emotions, to the whim of memory and to rediscoveries, between confidences and lively conversations.