Gaetano Tramontano – Campania

L’ARCIMBOLDO D’ORO 2024 A GAETANO TRAMONTANO

L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.

” L’Arcimboldo d’Oro ”  ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look deve www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico:“Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le proprie opere.

Dopo una serie di valutazioni da parte di professionisti della comunicazione e dell’ambito gastronomico, meritevoli Artisti del gusto sono entrati a far parte della guida de L’Arcimboldo con l’assegnazione da uno a tre pennelli d’Oro e durante l’evento di premiazione al Grand Hotel Capodimonte ha ricevuto la nomina della prestigiosa targa che riporta i pennelli d’Oro assegnati.

Gaetano Tramontano è stato inserito nella Guida de L’Arcimboldo con 2pennelli d’Oro.

Gaetano Tramontano, giovane pizzaiolo e titolare della Pizzeria “Gaetano O’Sarracin Old Style” di Lanzara a Castel San Giorgio, gioviale, pieno di energia e soprattutto dedito ad un continuo apprendere per migliorare costantemente il suo prodotto.

Al fianco dei fratelli Angioletto e Giuseppe, entrambi abili pizzaioli, Gaetano è cresciuto tra sbuffi di farina, masse in lievitazione e legna che arde, tra gesti cadenzati e tempi da rispettare. Da bambino il profumo delle pizze appena sforante, lo ha cullato, quando esausto si addormentava sui sacchi di farina.

Nel 2008, quando aveva solo 10 anni, partecipò alla sua prima gara di pizza nella categoria Juniores, qualche difficoltà con la bocca del forno troppo alta, ma alzandosi sulle punte dei piedi, infornò la sua pizza e si classificò al secondo posto, entusiasmandosi e sentendosi attratto ancora di più da questo mondo.

Dopo il diploma di cucina conseguito all’istituto alberghiero, continuando ad apprendere l’arte bianca al fianco dei fratelli, nel 2016 decise di distaccarsi per un periodo dall’attività di famiglia per acquisire nuove esperienze e lavoro ad Ischia per il gruppo Rossopomodoro.

Giovanissimo ma già sicuro di poter portare avanti una sua attività, nel 2018 tornato in provincia di Salerno, inaugura la sua pizzeria.

“Gaetano O’Sarracin Old Style” a Lanzara di Castel San Giorgio, è una pizzeria accogliente con un’ambientazione che ricorda i quartieri napoletani, 90 posti a sedere tra suppellettili di artigianato tradizionale partenopeo, dove non manca la maschera dell’irriverente e di buon palato Pulcinella, simbolo della città di Napoli.

L’impasto della pizza di Gaetano Tramontano mira ad avere una caratteristica basilare: la leggerezza, che arriva dal giusto utilizzo di farina, dai processi di lievitazione e dalla cottura.

Lavora con impasti da mix di farine Tipo 0 con 36 ore di lievitazione, la pizza a cui è più legato e che i suoi clienti prediligono è a “RUOTA DI CARRO”, tipica dell’antica tradizione napoletana e ormai un must della famiglia Tramontano, pizza così definita per le abbondanti dimensioni, che riportano alla memoria la ruota di un carro.

La selezione delle materie prime è accurata proprio per riportare i sapori più veraci e territoriali, per una pizza che sia apprezzata anche per la intrinseca genuinità.

I fritti che Gaetano propone sono tra i classici della tradizione, rigorosamente artigianali e realizzati in diverse varianti, suggerite anche dalle stagioni.

Alla pizzeria “Gaetano O’Sarracin Old Style”, l’ospitalità è quella partenopea e a tavola la tradizione assume sfumature innovative, tra uno spaccato dei grandi classici e stuzzicanti gusti che rivelano giochi di contrasto ben centrati.

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