Andrea Fortunato – Campania

L’Arcimboldo magazine online, prende il nome dal pittore del ‘500 Giuseppe Arcimboldo poiché l’artista realizzò le famose “Teste Composte”, dipinti che rivelavano una figura umana mettendo insieme tra loro prodotti ortofrutticoli, pesci e prodotti di cucina.

” L’Arcimboldo d’Oro ”  ovvero la statuina dorata dalla forma moderna e stilizzata, creata dal 3D Artist Francesco Conte esperto in lighting e look dev www.frankwy.com , nasce per premiare gli Artisti del Gusto, in Italia e all’estero, cioè coloro i quali che con la loro professione e suddivisi per categorie peculiari, rispondono ai seguenti requisiti nell’ambito enogastronomico: “Artisti del Gusto, custodi e ambasciatori di arti antiche, capaci di saper narrare la storia, di comunicare la cultura del proprio territorio, guardando al futuro e restando al passo con i tempi e le tendenze, con unicità e capacità emozionale”.

L’Arcimboldo d’Oro, inoltre equivale al simbolo del Pennello d’Oro, utilizzato dagli artisti per creare le proprie opere.

Andrea Fortunato entra nella Guida de L’Arcimboldo nella Categoria Op Art con  2Pennelli d’Oro.

Andrea ci racconta  – “  Ho sempre vissuto a San Marzano sul Sarno, in un vicolo della piccola cittadina dell’Agro Nocerino Sarnese, soprannominato “o vic e Sant’ Antuon” ( vicolo di Sant’Antonio abate) protettore dei pizzaioli, neanche a farlo a posta…

Provengo da una famiglia di contadini e la maggior parte del mio tempo lo trascorrevo dai miei nonni in campagna.

 È anche grazie a questo che nasce la mia passione per il cibo; sembrerà strano ma vedere come, giorno dopo giorno,  un seme si trasformava in un prodotto da poter portare in tavola, mi ha sempre emozionato. Per questo, appena compiuti i 16 anni, mi metto alla ricerca di un lavoro dove poter stare a contatto con il cibo. L’unico disposto ad assumermi, nonostante la giovane età, fu mio zio che aveva appena aperto una pizzeria a Pagani.

Così iniziai a lavorare come cameriere fin quando una sera mi ritrovai ad aiutarlo a fare l’impasto.

Da lì in poi per me è stato puro amore e iniziai ad avvicinarmi pian piano al banco pizza e anche mio zio capì che ero portato , così iniziai ad affiancarlo e, tra banco e forno, dopo 10 anni divenni pizzaiolo.

Nel frattempo mi ero fidanzato a Castel San Giorgio ed è proprio lì che ho aperto la mia pizzeria, “L’oro di Napoli”. nel corso degli anni ci sono state tante soddisfazioni tra cui il conseguimento di vari attestati e la partecipazione al campionato Nazionale  dove ho avuto modo di conoscere tanti colleghi con cui confrontarmi .

Dopo 10 anni di attività, il prossimo sogno che vorrei realizzare è quello di non essere più solo una pizzeria d’asporto ma aprire un locale con posti a sedere.

“ La pizza è come una macchina fotografica, davanti ad entrambe si sorride “

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